Albero di Cuachalalate ideale per combattere la gastrite

Fino a non molti anni fa, si riteneva che la causa principale della gastrite fosse una combinazione di fattori che includevano lo stress. Oggi è noto che l'agente causale più importante è il batterio Helicobacter pylori. Per neutralizzarlo, un gruppo di scienziati dell'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) ha dimostrato che la corteccia dell'albero della cuachalalate ha composti chimici in grado di rallentare o eliminare il microbo che causa la gastrite cronica.

Il team guidato dalla dott.ssa Irma Romero Álvarez, ricercatrice presso la Facoltà di Medicina dell'UNAM, ha studiato la tradizionale medicina erboristica messicana alla ricerca di composti attivi e antibiotici alternativi contro malattie comuni, come la gastrite. Se il microbo viene neutralizzato, si possono prevenire impatti a lungo termine come ulcere gastriche o duodenali e alcuni casi di cancro gastrico.

Vivere con i batteri

Per il ricercatore dell'UNAM, trattamenti convenzionali contro Helicobacter pylori falliscono in uno su cinque casi, spesso perché il microbo sviluppa resistenza ai farmaci. Parte del problema è che in molte occasioni la gastrite non produce alcun sintomo e gli impatti sulla salute vengono rilevati quando ha già danneggiato a lungo il rivestimento dell'apparato digerente. Si stima che in Messico il 60-70% della popolazione adulta ospiti già i batteri nel loro intestino. Ciò che, d'altra parte, non è sinonimo di malattia. Una grande maggioranza di queste persone coesiste senza problemi con i batteri e solo in alcuni casi si verifica la gastrite, sotto forma di bruciore di stomaco persistente e bruciore, e nei peggiori scenari, come ulcere o sanguinamento interno che devono essere trattati immediatamente.

 

Il prodigioso erborista messicano

Ad oggi, gli accademici hanno sondato le possibilità terapeutiche contro H. pylori di almeno 55 piante, che comprendono da epazote e arnica a silverio e cancerina. Il risultato è chiaro: il 77% di loro ha una capacità battericida tra moderata e forte. Tra le piante analizzate è il cuachalalate, noto agli scienziati come Amphypteringium adstringense dagli antichi messicani come "albero di chachalaca". Le sue proprietà mediche sono state registrate da secoli: già nel 1573 un esploratore spagnolo, Francisco Hernández, registrò che la corteccia di cuachalalate aveva proprietà antitumorali e proprietà fredde ed essiccanti.


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